
Lavorare con la Web Analytics mi aiuta a sviluppare una mentalità elastica, capace di modificare il tiro del mio lavoro in corso d'opera, comprendendo criticità oppure opportunità.
Aver lavorato in "progetti fantasma" mi aiuta, a posteriori, a riconoscere i predoni dell'ingenuità.
Costoro realizzano la loro vita proponendo attività a disoccupati con skills professionali interessanti. Lo scopo è guadagnare a scapito degli altri. Ma questo lo comprendi solo alla fine.La specialità di questi predoni non risiede unicamente nell'individuare ingenui con entusiasmo e voglia di fare.
La vera specialità risiede nel volatilizzarsi, progetto, contatti e lavori realizzati inclusi.
Il tutto, ovviamente, dimenticandosi quel lieve, insignificante dettaglio legato alla retribuzione.
Il tutto, ovviamente, dimenticandosi quel lieve, insignificante dettaglio legato alla retribuzione.
Ne ho incontrati parecchi in questi ultimi sei mesi. E voi, ne avete mai incontrati? Immagino di si!
Non ho ancora smaltito la rabbia, ma sto imparando a considerare gli aspetti positivi di queste vicende.
Ce ne sono, infatti. E fanno parte dei paradossi che situazione sghembe, a gambe in su, creano dal nulla.
Lo so, molti di voi saranno tentati di dire: "Ehhhh.. ma tu il mondo ancora non l'hai visto!", "Ehhhh abituati! Sai quanti ne trovi!", "Agli inizi è normale incappare nelle fregature!" e frasi simili. Probabilmente sono tutte vere queste affermazioni, ma per 2/4 non le condivido.
Le esperienze degli ultimi sei mesi mi sono state maestre.
Ho imparato, per esempio, a non lasciare mai più progetti cartacei nelle mani di chi non ha la benché minima intenzione di retribuire il tuo lavoro, di assumerti con contratto adeguato o di fare alcunché per tutelare la tua posizione all'interno del team. Tutto ciò nasce dal rendermi conto a posteriori che le idee, i suggerimenti, le migliorie che avevo individuato per valorizzare un prodotto sul mercato (sia on line che non) sono state applicate scrupolosamente grazie alla metodologia del "usa e sfrutta". Inutile sottolineare che nulla mi è stato riconosciuto. E' ovvio.
Ho imparato che senza contratto non ho tutele e le conseguenze di questo ricadono completamente su di me. Ho imparato che le aziende non sono "poverine" e che i datori di lavoro autonomi sono sono "piccoli cuccioli deperiti". Ho imparato che l'ingenuità, l'entusiasmo, la buona volontà sono merce ghiotta per i poco seri. E' richiesta voglia di fare, passione, disponibilità, altrimenti "sei fuori". Non viene specificato, il più delle volte, il perché queste caratteristiche sono richieste: per sfruttarti meglio, semplice.
per quanto mi riguarda mi tengo e mi proteggo l'entusiasmo, la passione e la voglia di fare.
Chi li vorrà, in futuro, li pagherà.
Ho imparato molto anche sul mio modo di lavorare, ovvero che amo l'indipendenza, che detesto venerare un/una Buddha, che non riesco proprio a credere alla cieca, a tempo indeterminato.
Sono per i fatti concreti, per i limiti ben definiti.
Se questo manca, tempo qualche mese e non solo scalpito, ma anche me ne vado.
Sono in grado di creare, progettare e impegnarmi anche nelle attività a rischio, ovvero quelle legate alla libera professione. Ma non ho più intenzione di buttarmici a capofitto senza alcune basi solide su cui poggiare, come per esempio patti chiari e scritti.
Il mio lavoro legato al web, ai contatti, al marketing è stato molto arricchito da queste esperienze negative, una dietro all'altra. Mi sento molto più competente, più smaliziata. Sto migliorando le mie competenze con la web analytics e questo mi dona molte soddisfazioni. Attraverso il credere nei progetti fantasma ho avuto modo di comprendere dinamiche, conoscere strumenti, sperimentarmi nelle alternative.
Mi brucia molto pensare a quante volte ho permesso che l'inganno e la frode si realizzassero a scapito mio, dei miei sogni, dei miei progetti di vita. Mi ferisce pensare a quanta fiducia ho dato credendo alle lusinghe, ai sogni di grandezza, alle ipotesi di contatti. Mi ferisce rendermi conto di quante volte sono entrata nei giochi manipolatori per spremere ancora dalle mie competenze.
Nelle orecchie ho ancora specifiche falsità dette sul mio conto, non appena mi sono resa conto che qualcosa non quadrava e ho iniziato a chiedere un cambio di rotta. Non riesco ancora a buttarmele dietro alle spalle. Mi sento come se fossi muta e volessi urlare la mia rabbia.
La mancanza di un contratto, di regole fisse, di patti chiari e amicizia lunga rendono le persone mute e senza diritti. L'ho capito grazie all'esperienza in prima persona. E' davvero una doccia fredda.
Ci vuole un po' per superare il senso di impotenza, di smarrimento, i dubbi sul proprio valore che, volente o nolente, di tanto in tanto compaiono, quando si è più deboli e provati.
Tutto questo è importante perché mi indica strade in cui migliorare. Ma mi dice anche che sono già migliorata, rispetto agli inizi nel mondo del web e dell'editoria. Non sapevo tante cose, ora le so.
Dicono che l'esperienza conti più del guadagno economico.
In parte è vero, in parte mi chiedo perché l'esperienza debba passare attraverso il canale obbligato dell'inganno e dello sfruttamento. Non ho avuto maestri, nessuno mi ha insegnato nulla nel campo dell'editoria. Lo stage fatto è stato utile laddove sono riuscita a rubare con gli occhi, aguzzare la vista.
Ho imparato e imparo e imparerò dall'esperienza altrui.
Ogni viaggio è utile perché apre gli occhi.
Il master, invece, mi sta insegnando moltissimo nel campo del web e sono felice di aver investito in una prospettiva seria, con contenuti importanti, con un carico di lavoro davvero impegnativo, ma solido.
Sono felice di questo.
Ho scelto una via difficile e ne pago le conseguenze.
Chi dice che non ho ancora iniziato a vivere si sbaglia. la vita non è domani o fra cinque anni. La mia vita è ora e la mia vita è stata anche tutti i 25 anni passati a Sparta.
Di una cosa sono certa.
Non sono più disposta a lavorare gratuitamente.
Non sono più disposta a fare stage inutili.
Non sono più disposta a permettere alle persone di sputare addosso al mio lavoro e a me.
Non sarà facile. Lo so.
Amen.
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