"Chi pensa che i regimi (...) siano esclusivamente opera di criminali,
si lascia sfuggire una verità fondamentale:
i regimi criminali non furono creati da criminali
ma da entusiasti,
convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso.
Essi difesero con coraggio quella strada (...).
In seguito fu chiaro che il paradiso non esisteva (....).
Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati!
La discussione si riduceva a questa domanda:
davvero loro non sapevano? (...)
Tomas seguiva la discussione (...)e si disse che la questione fondamentale non era:
Sapevano o non sapevano?, bensì:
Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? (...)
Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? (...)
Fu allora che a Tomas venne in mente la storia di Edipo:
Edipo non sapeva di dormire con la propria madre,
ma quando capì ciò che era accaduto,
non si sentì innocente.
Edipo non sapeva di dormire con la propria madre,
ma quando capì ciò che era accaduto,
non si sentì innocente.
Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza,
si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe."
Tratto da: "L'insostenibile leggerezza dell'essere" - M. Kundera, pag. 180-181
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