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Immagine da: www.google.it |
Sull'onda della condivisione voglio parlarvi ancora di me e di ciò che mi piace. E' stato bello chiacchierare con voi. Siete donne molto sensibili e capaci e ho molto da imparare da voi. Parlare insieme mi ha fatto sentire bene. Oggi vi racconterò l'aspetto positivo del mio pensare al lavoro, al di là della mera sopravvivenza. Voglio dare spazio alle cose che mi fanno stare bene e mi fanno sentire viva.
Ci sono due elementi fondamentali e indivisibili nella mia vita: la scrittura e la psicologia. Il web è il canale d'espressione che preferisco. Attraverso internet e i suoi strumenti mi sento più vicina al mondo e alle occasioni di conoscenza. Il mio sogno si può riassumere nel desiderio di diventare imprenditrice di me stessa, libera professionista, donna in carriera.
Scrivere online, nel mondo della comunicazione digitale e delle nuove tecnologie web, è il mio mestiere.
Non sono giornalista, ma web content. E la cosa mi piace, anche se cerco di trovare un modo per ottenere il patentino da pubblicista perché lo ritengo una chance in più. Mi occupo di contenuti ed emozioni, riflessioni, opinioni e, talvolta, eventi. Mi piace l'indipendenza e l'autonomia.
Lavorare come free lance in modalità di telelavoro è esattamente ciò che anelo, per la libertà estrema che mi permette questa forma di impiego. Mi piace essere responsabile del percorso, della gestione dei tempi, dei risultati; mi stimola lavorare sugli strumenti, sugli obbiettivi e sulle strategie. Provo una sensazione di "respiro" senza orari fissi e cartellini da timbrare. Creare dal nulla un progetto, individuare criticità, soluzioni, impiegare tante ore della mia giornata "dietro" a una percezione che si concretizza, mi stimola molto: è un percorso creativo, vibrante di vita, ottimo per la crescita personale.
Il rovescio della medaglia è che il lavoro da libera professionista nella scrittura e nella gestione dei contenuti web prevede una fase di lancio complicata e difficoltosa. Questo mondo è ancora da esplorare e l'editoria online, in Italia, è solo alle prime armi, così come la cultura e la conoscenza in rete sono strade vergini.
Nel mentre ogni tanto riesco a pubblicare qualche articolo. Ieri mi è stata comunicata la pubblicazione dell'articolo "Immigrazione: un sondaggio via blog" nella rivista online che si intitola Comunicazione Digitale.
L'articolo è nato dal post che pubblicai qualche tempo fa: "Immigrati in Italia".
Sempre ieri ho inviato la mia richiesta di collaborazione free lance con Wikio: sto aspettando la revisione del primo articolo. Ho scelto di inviare la richiesta riflettendo sull'esperienza di una mia amica.
Lei scrive per un sito "al femminile" (ma non Alfemminile!) e trimestralmente le viene dato un compenso in base al numero degli articoli scritti. Non sono cifre enormi, ma riesce comunque a togliersi qualche sfizio e ad essere indipendente. Con il tempo e con l'esperienza i suoi guadagni sono aumentati, ricevendo anche qualche regalo dalle case di cosmetici e moda di cui si occupa. Le nostre situazioni sono diverse, certo. Lei vive ancora con i suoi genitori, io convivo con il mio ragazzo, però entrambe condividiamo la necessità di indipendenza.
Ricominciare a lavorare nell'editoria con articoli pagati da un minimo di 2,00€ fino a 20,00€ non è il massimo, ma è pur sempre qualcosa. Lo so, non troppo tempo fa lo ritenevo sfruttamento. Lo so, gli articoli che ho scritto sulle spose e che sono in edicola per tutto il 2911 mi sono stati pagati molto di più e so anche che non rimpiango di aver lasciato quell'azienda, per molti motivi. Però a fine mese "zero" e "qualcosa" fanno la differenza.
Soprattutto divento matta se non trovo un modo per guadagnare qualcosa. Tutt'al più che si tratta di pezzi lunghi al massimo 400 parole e i pagamenti inizieranno a partire dal raggiungimento di 50,00€. C'è la possibilità di crescita all'interno della redazione online, libertà negli argomenti da trattare e pagamento tramite paypal.
Se dovessi riprendere l'università con una seconda laurea, impegnandomi a fondo potrei sostenere in maniera totalmente autonoma le spese delle tasse universitarie e dei libri grazie ai pagamenti online.
Non vi nascondo che l'idea di scrivere in qualche rivista specializzata nel settore della psicologia mi piace un sacco, così come mi piacerebbe tantissimo lavorare per la Bollati Boringhieri, la casa editrice che cura tutta l'opera di Jung (e non solo).
Questo diversivo con Wikio mi permetterà di esercitarmi con pezzi dallo stile più "giornalistico" rispetto a quelli scritti su questo blog e dallo spazio limitato. Potrà essere una via verso la scrittura nell'attesa che l'altra azienda a cui ho inviato un pezzo da oltre 6000 battute, con interviste a specialisti del settore e vari altri box di approfondimento mi risponda riguardo la collaborazione con la rivista cartacea e in edicola.
Se questa ipotesi andasse bene i pagamenti sarebbero molto diversi, anche se non potrò farvi affidamento stabilmente, ma solo su chiamata. Attendo di cambiare casa e residenza per iscrivermi alle liste di collocamento e alle agenzie del lavoro della nuova zona e attendo settembre con la speranza che i mille e più curriculum inviati in questi mesi trovino una risposta in qualche colloquio oppure offerta di lavoro.
Ho smesso di scrivere il saggio sulla Fallaci perché sto raccogliendo materiale: se volete potete aiutarmi in questa avventura siete le benvenute! Sto cercando tutti i numeri de "L'Europeo" in cui compaiono gli articoli della giornalista. Se avete a casa qualche approfondimento e vi farebbe piacere darmi una mano e comparire con il vostro nome nei ringraziamenti finali, non esitate a contattarmi!
Ho intervistato la storica di cui vi parlavo e mi ha dato molte indicazioni utili sui testi che trattano i valori della Resistenza e del movimento Giustizia e Libertà. Se fra di voi c'è qualche appassionata di fotografie che potrebbe essere interessata a comparire nel libro con qualche scatto inerente agli argomenti che tratterò, mi contatti senza paura! Le foto saranno indicate con il nome dell'autrice/autore, non con il mio.
Insomma: ho ben chiari i miei obbiettivi.
Ho ben chiaro che non ho intenzione di soccombere e che non sono una vittima (né voglio esserlo, in nessun caso). Ho ben chiaro che mi devo attivare in prima persona per plasmare la mia strada. Cerco di fare il possibile, anche accogliendo i momenti di sconforto e sfiducia o depressione che ciclicamente vivo.
Non li nego perché sono linfa per la mia crescita.
Ogni momento d'ombra mi dice qualcosa in più su di me, sono la mia bussola.
Nel mentre ogni tanto riesco a pubblicare qualche articolo. Ieri mi è stata comunicata la pubblicazione dell'articolo "Immigrazione: un sondaggio via blog" nella rivista online che si intitola Comunicazione Digitale.
L'articolo è nato dal post che pubblicai qualche tempo fa: "Immigrati in Italia".
Sempre ieri ho inviato la mia richiesta di collaborazione free lance con Wikio: sto aspettando la revisione del primo articolo. Ho scelto di inviare la richiesta riflettendo sull'esperienza di una mia amica.
Lei scrive per un sito "al femminile" (ma non Alfemminile!) e trimestralmente le viene dato un compenso in base al numero degli articoli scritti. Non sono cifre enormi, ma riesce comunque a togliersi qualche sfizio e ad essere indipendente. Con il tempo e con l'esperienza i suoi guadagni sono aumentati, ricevendo anche qualche regalo dalle case di cosmetici e moda di cui si occupa. Le nostre situazioni sono diverse, certo. Lei vive ancora con i suoi genitori, io convivo con il mio ragazzo, però entrambe condividiamo la necessità di indipendenza.
Ricominciare a lavorare nell'editoria con articoli pagati da un minimo di 2,00€ fino a 20,00€ non è il massimo, ma è pur sempre qualcosa. Lo so, non troppo tempo fa lo ritenevo sfruttamento. Lo so, gli articoli che ho scritto sulle spose e che sono in edicola per tutto il 2911 mi sono stati pagati molto di più e so anche che non rimpiango di aver lasciato quell'azienda, per molti motivi. Però a fine mese "zero" e "qualcosa" fanno la differenza.
Soprattutto divento matta se non trovo un modo per guadagnare qualcosa. Tutt'al più che si tratta di pezzi lunghi al massimo 400 parole e i pagamenti inizieranno a partire dal raggiungimento di 50,00€. C'è la possibilità di crescita all'interno della redazione online, libertà negli argomenti da trattare e pagamento tramite paypal.
Se dovessi riprendere l'università con una seconda laurea, impegnandomi a fondo potrei sostenere in maniera totalmente autonoma le spese delle tasse universitarie e dei libri grazie ai pagamenti online.
Non vi nascondo che l'idea di scrivere in qualche rivista specializzata nel settore della psicologia mi piace un sacco, così come mi piacerebbe tantissimo lavorare per la Bollati Boringhieri, la casa editrice che cura tutta l'opera di Jung (e non solo).
Questo diversivo con Wikio mi permetterà di esercitarmi con pezzi dallo stile più "giornalistico" rispetto a quelli scritti su questo blog e dallo spazio limitato. Potrà essere una via verso la scrittura nell'attesa che l'altra azienda a cui ho inviato un pezzo da oltre 6000 battute, con interviste a specialisti del settore e vari altri box di approfondimento mi risponda riguardo la collaborazione con la rivista cartacea e in edicola.
Se questa ipotesi andasse bene i pagamenti sarebbero molto diversi, anche se non potrò farvi affidamento stabilmente, ma solo su chiamata. Attendo di cambiare casa e residenza per iscrivermi alle liste di collocamento e alle agenzie del lavoro della nuova zona e attendo settembre con la speranza che i mille e più curriculum inviati in questi mesi trovino una risposta in qualche colloquio oppure offerta di lavoro.
Ho smesso di scrivere il saggio sulla Fallaci perché sto raccogliendo materiale: se volete potete aiutarmi in questa avventura siete le benvenute! Sto cercando tutti i numeri de "L'Europeo" in cui compaiono gli articoli della giornalista. Se avete a casa qualche approfondimento e vi farebbe piacere darmi una mano e comparire con il vostro nome nei ringraziamenti finali, non esitate a contattarmi!
Ho intervistato la storica di cui vi parlavo e mi ha dato molte indicazioni utili sui testi che trattano i valori della Resistenza e del movimento Giustizia e Libertà. Se fra di voi c'è qualche appassionata di fotografie che potrebbe essere interessata a comparire nel libro con qualche scatto inerente agli argomenti che tratterò, mi contatti senza paura! Le foto saranno indicate con il nome dell'autrice/autore, non con il mio.
Insomma: ho ben chiari i miei obbiettivi.
Ho ben chiaro che non ho intenzione di soccombere e che non sono una vittima (né voglio esserlo, in nessun caso). Ho ben chiaro che mi devo attivare in prima persona per plasmare la mia strada. Cerco di fare il possibile, anche accogliendo i momenti di sconforto e sfiducia o depressione che ciclicamente vivo.
Non li nego perché sono linfa per la mia crescita.
Ogni momento d'ombra mi dice qualcosa in più su di me, sono la mia bussola.
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