Scrivo poco in questi giorni. Dopo mesi ricchi di articoli impegnati, rallento il ritmo di pubblicazione.
Manca la voglia di trattare argomenti corposi, la capacità di scrivere post più leggeri e il tempo per ideare, costruire e cucire insieme articoli in serie.
La verità è che parto verso i cambiamenti. Sto cercando di modificare nuovamente la mia vita, con un occhio sempre vigile rivolto alla casella di posta.
Ho lasciato indietro un'attività di questo tipo. Non so se ho fatto bene o male, ma non avevo più nessun entusiasmo nello scrivere articoli di 4000 battute sapendo in partenza della loro totale invalidità per il patentino da pubblicista. Avevo dimenticato per strada anche il motivo per cui avevo iniziato quella collaborazione. Smarrita anche la stima per il progetto alla base. Persistente la stanchezza verso un nulla di fatto. Per realizzare i miei sogni ho bisogno di molto di più, anche se questo di più mi chiederà sacrifici in termini di orari, impegni, studio, scrittura.
In questo periodo così cupo ho accantonato la scrittura. Non ho neanche una riserva di fantasia da mettere a nudo su carta. Sento di aver bisogno di vivere molto per poter avere qualcosa di interessante da scrivere nelle tante storie iniziate e non ancora terminate. Fra qualche giorno partirò verso la mia terra d'origine, è quasi un anno che non torno a casa. Mi chiedo se la quiete dei boschi, dei parchi, della lande mi aiuterà a riscoprire la vena "scrittrice" che è in me. Tuttavia non ho fretta e nemmeno ansia. Accetto e accolgo questo periodo e questo "blocco dello scrittore" come parte del mio percorso di crescita. Nella mia vita ci saranno i libri e non vale la pena angosciarmi perché a 26 anni non ho ancora pubblicato un romanzo tout court. Non è una gara contro il tempo. E' arte e studio e vita. Un amalgama che necessita il rispetto dei suoi ritmi profondi.
Da settembre in poi la mia vita sarà diversa, almeno in parte. Se tutto va bene avrò cambiato casa, quartiere, percorso professionale, alimentazione, punti di riferimento. Il mio "orologio del cambiamento" ha iniziato a suonare già da qualche mese: non mi rimane che stargli dietro, impaurita ma felice. Non esiste elemento che mi renda più triste, infelice e pessimista come l'immobilità o la cadenza identica delle giornate: il rischio di sprofondare negli abissi della depressione è tanto alto in quei contesti, così preferisco movimentare il mio presente e il mio futuro con nuove sfide e nuovi orizzonti.
Nel futuro immediato di questo blog ci saranno dei cambiamenti: non potendo garantirvi la sincerità degli editori nelle risposte alle interviste, credo che cercherò altri modi per darvi informazioni reali, tangibili e precise sul mondo dell'editoria. Avrei voluto parlarvi di più dell'asse riservato alla scrittura nel master che sto seguendo.
Purtroppo ne sono rimasta molto delusa e amareggiata. Le lezioni e gli argomenti non sono stati "una scoperta" per me e, ancora una volta purtroppo, il tempo dedicato al laboratorio di scrittura via web è stato infinitesimale. La cosa mi sta dispiacendo parecchio perché, fra tutti, questo blocco di lezioni era quello a cui tenevo di più.
So che molti di voi sono partiti o sono in procinto di partire: vi auguro di passare delle gioiose vacanze! Quest'anno dovrei riuscire anche io a passare qualche giorno al mare, nel più completo relax! Se leggerò qualche libro meritevole di essere condiviso con voi, lo farò il più presto possibile! Nel mentre mi aspettano due mesi di forte studio per gli esami alle porte. Vi saluto e vi abbraccio con affetto. Grazie per esserci.
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