
Gli e-book e gli e-reader sono parte della vita di moltissime persone, con stime in crescita nei futuri anni. Oggi pubblico l'intervista che ho realizzato a Bruno Editore. Questa casa editrice basa il proprio business sugli e-book in italiano specifici per la formazione (per es. psicologia, marketing, informatica), permettendo un mirato free download per alcune tipologie di e-book (mondo del lavoro, progettazione e organizzazione impresa). I temi trattati sono la formazione professionale realizzata tramite e-book, la pirateria digitale, la "legge anti-Amazon", i diritti digitali.
Mi piacerebbe molto conoscere la vostra opinione riguardo questi temi scottanti.
La casa editrice Bruno Editore è specializzata negli e-book per la formazione professionale. Com'è nata l’idea e quali sono i settori su cui puntate maggiormente con le vostre offerte in catalogo?
E’ un’idea nata nel 2002 quando io per primo ho iniziato ad usufruire degli ebook americani per la mia formazione personale in ambiti marketing, web marketing, comunicazione. Ero un fan del prodotto e ho pensato di portarli in Italia. Nonostante gli ebook non fossero partiti qui da noi, ero sicuro che la formazione avrebbe funzionato. La gente su internet cerca già formazione einformazione, quindi l’ebook era il prodotto più giusto. Il romanzo, allora, non avrebbe potuto avere mercato. Nessuno legge libri e storie al computer.
Qual è il vostro pensiero e la vostra politica rispetto la pirateria dei testi digitali?
Nessuna proccupazione: siamo contro i DRM (Mia precisazione: Digital Rights Management, ovvero la gestione dei diritti digitali) e siamo per la libertà di usufruire su più supporti del proprio ebook acquistato. Non si può punire il 98% di persone oneste per colpa del 2% di pirati. Tanto più che i DRM vengono aggirati lo stesso.
In qualità di esperti nel settore editoriale e pionieri nel mondo degli e-book professionali, qual è il vostro pensiero in merito alla famigerata “legge anti-Amazon”, meglio conosciuta come “legge sugli sconti”? Qual è, secondo voi, la reale portata economica di questo provvedimento e come cambieranno gli scenari letterari in libreria e online? Quanto tocca, concretamente, gli editori?
Abbiamo temuto che la legge mettesse le briglie al nostro modo americano di fare marketing. Per fortuna la legge non sembra applicarsi agli ebook. Mi dispiace invece per il lettore di libri cartacei che è l’unico punito da questa legge.
Secondo la vostra esperienza sarà possibile, per l’Italia, seguire l’esempio del Giappone nella realizzazione e diffusione di distributori di e-book in ogni zona delle città, stazioni o centri commerciali al pari di qualsiasi distributori di acqua o merendine?
Ancora una volta è il Giappone che copia: noi di Bruno Editore insieme a Giux abbiamo presentato per primi al Salone di Torino 2011 il Multiebook, ribattezzato dalla stampa come il “bancomat degli ebook”. Quello Giapponese è arrivato molto dopo. Riteniamo possa essere la salvezza di molte librerie.
Ultima domanda: gli e-book faranno leggere di più gli italiani oppure la tecnologia sarà un ulteriore deterrente alla lettura e alla conoscenza?
I nostri utenti leggono moltissimi ebook a testa. Secondo me la tecnologia favorisce la lettura. E’ comodo decidere di leggere un libro e poterlo scaricare in 60 secondi sul proprio dispositivo.
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