
La leggibilità di un testo web ha molto a che fare con le tecniche di scrittura controllata e con la conoscenza dei meccanismi di comunicazione efficace. Per scrivere online o progettare contenuti testuali digitali in veste di web content design è importante conoscere questi strumenti.
In molti blog è diventato "di moda" bacchettare gli altri blogger sull'uso dell'editing (che viene spacciato per grammatica tout court). La leggibilità di un testo è un dato quantitativo ed è composta solo in minima parte dalla cura delle virgole e degli accenti. Oltre ai segni di interpunzione e alla correzione di errori grammaticali/di battitura esiste un mondo affascinante, impossibile da ignorare.
Un testo, sia scritto che parlato, è un evento comunicativo. Per definirsi tale deve soddisfare sette condizioni indispensabili. Esistono diverse tipologie di testo, raggruppabili in due categorie: i testi vincolati e quelli non vincolati. I blog sono composti da testi non vincolati, ovvero sono caratterizzati dall'uso di incidentali, di soggettività, artifici retorici, momenti in cui è possibile incontrare il discorso diretto, sintassi talvolta implicita o utilizzata volontariamente in maniera espressiva. Il testo sul web è caratterizzato dall'immediatezza nella sua leggibilità: grassetti, battute limitate e la piramide rovesciata dei contenuti sono elementi che permettono la comprensione di un discorso anche senza scendere nel dettaglio.
C'è da dire che sul video del pc errori di battitura o strafalcioni di vario genere saltano molto all'occhio, ma va anche considerato che un blog o un testo qualsiasi in rete viene letto principalmente per ricavare informazioni o emozioni. Il bisogno di vestire i panni del detective alla ricerca degli errori grammaticali degli altri ha a che fare con la psicologia e le mancanze personali.
Nei principi di leggibilità di un testo l'editing è uno degli elementi che compone la coesione testuale. Questa caratteristica è superficiale e, benché importante, da sola non basta. E' una regola convenzionale soggetta a una buona dose di variabilità nata dal gusto personale dell'autore e dalle relazioni con gli altri elementi. Accanto alla grammatica vera e propria (editing e grammatica NON sono la stessa cosa!) troviamo la coerenza. Un costrutto di idee, pensieri e collegamenti è coerente quando le relazioni interne fra argomenti e concetti hanno un rigore logico. Coerenza e coesione da sole bastano. Il nostro cervello è in grado di trovare "il senso" di quanto leggiamo o ascoltiamo anche se qualche verbo salta o se non tutte le sequenze verbali si susseguono in modo logico.
L'intenzionalità di un testo prevede il raggiungimento di un fine comunicativo e, quindi, ha come riferimento le persone: colui che parla/scrive/comunica e colui che riceve. L'obbiettivo, lo scopo, il motivo per cui si ha acceso il pc e aperto un foglio word, un cms (piattaforme blog), gmail (posta elettronica di Google). Il testo deve essere accettabile dal punto di vista del ricevente e deve essere informativo, ovvero chi parla o scrive deve avere qualcosa da dire sul serio. La situazionalità di un testo ha a che fare con i "perché" uno scritto/parlato viene realizzato. L'intertestualità, infine, permette l'evoluzione e le possibilità che un testo venga riutilizzato e sviluppato in altre forme.
La scrittura o la produzione di un testo verbale nasce dall'unione di più competenze: testuale, grammaticale, ideativa, semantica e pragmatica. Per facilitare la comprensione in chi legge/ascolta è importante tenere conto del pubblico a cui ci si rivolge: la scelta dei vocaboli sarà fortemente influenzata dalla situazione e dal destinatario del messaggio. Leggibilità e comprensibilità di un testo vanno di pari passo.
Per questo motivo, quando si scrive, ci si dovrebbe ricordare di non utilizzare più di 20-25 parole a frase. Fare uno sforzo nell'eliminare gli anglicismi o i tecnicismi. E' di moda riempire post di parole inglesi: siamo sicuri che tutti-tutti-tutti capiscano, sappiano o debbano sapere che cosa significhino questi termini? Quando esiste l'equivalente in italiano, non esiste nessun motivo accettabile per utilizzare quello straniero.
Verrebbe da dire: oltre all'editing c'è di più. E' facile dimenticarsene, scivolando in errori ben più gravi di una virgola. Il tutto per pura vanità personale.
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