
Il Master in comunicazione digitale e comunicazione in rete, realizzato all'Università degli Studi di Tor Vergata (RM) in collaborazione con il CReSEC (Centro di ricerca e sviluppo sull'e-content) è giunto alla sua seconda edizione. Domani, martedì 4 ottobre, dalle 12:00 alle 14:00, nella sede della facoltà di Lettere, si terrà una tavola rotonda in cui verrà presentato il nuovo corso e i docenti che terranno le lezioni durante l'anno. La presentazione avrà luogo in Aula Sabatino Moscati (Edificio B, I° piano). In quest'occasione si parlerà di e-government e servizi digitali nelle istituzioni e nelle imprese.
Come sapete, ho seguito questo master per un totale di 1500 ore e a breve inizierò uno stage formativo all'interno di un ente governativo italiano. Per presentarvi questo master posso fare solo una cosa: raccontarvi la mia esperienza diretta, i punti di forza e i limiti che ho incontrato, le occasioni e l'iter professionalizzante nato nei tanti laboratori a cui partecipo ogni week end, da un anno circa. Mi conoscete bene, ormai. Sapete che non vi mento.
Il master in comunicazione digitale e comunicazione in rete è stata la scelta più azzeccata che potessi fare a laurea quasi ultimata.
Mi sono iscritta nonostante non avessi ancora sostenuto la tesi. Si è trattato di pochi giorni di distanza fra i due avvenimenti. Ho scelto questo corso rincasata dal viaggio di lavoro in Puglia. Si è trattato solo di 7 giorni, ma mi hanno cambiato la vita e le prospettive. Compresi, come vi ho raccontato in "trovare lavoro con il blog e guadagnare online", la necessità di studiare e specializzarmi perché il web era davvero il luogo adatto per sviluppare le mie capacità. Compresi, anche se solo a livello filosofico inizialmente, le opportunità di sviluppo e di lavoro che avrei potuto ottenere da internet. Volevo migliorare le mie competenze online, sul blog, nei social media, nella scrittura online, nella creazione di un progetto editoriale e nella gestione dei contenuti, anche attraverso l'utilizzo di tecnologie all'avanguardia come le applicazioni per smartphone.
Il master è suddiviso in quattro assi, al termine dei quali è previsto un esame. Ogni asse, composto da due giorni di lezione, quattro ore al giorno per tre mesi circa ognuno, è incentrato su una branca di studi specifica (diritto, informatica, editoria, ingegneria informatica). Questi sono sviscerati affrontando le tematiche più significative per ognuno. Nel primo asse, per esempio, abbiamo trattato la legge sul diritto d'autore e sulla concorrenza, studiando casi specifici come Vivi Down, Google e i libri e Telecom.
Nel secondo asse l'accessibilità, l'usabilità, l'interfaccia utente, lo studio cognitivo dell'utilizzo del pc sono stati il fulcro del progetto. Nel terzo abbiamo spaziato dalla filologia alla leggibilità, dal giornalismo ai social media, dalle tecniche di scrittura controllata ai dati sull'editoria italiana comprensiva di e-book, al lavoro del web content design. Nel quarto stiamo affrontando le applicazioni, le banche dati, la crittografia. Ampio spazio è stato dato alla comunicazione digitale nelle pubbliche amministrazioni, alla scrittura dei comunicati stampa del Ministero. Abbiamo a disposizione due aule informatiche e altre due in caso di necessità. La biblioteca universitaria fornisce molti dei testi indicati nelle bibliografie e il materiale didattico è distribuito tramite Google Doc, ovviamente in formato elettronico leggibile su e-reader.
Il punto di forza e il limite del master è proprio nella vastissima gamma di argomenti trattati. I docenti erano equamente suddivisi fra professori universitari, tecnici informatici, giornalisti ed editori. Questa scelta ci ha permesso di sperimentare diversi approcci agli argomenti e alle lezioni in aula. Per me è stato molto formativo osservare come venivano tenute le lezioni e presentate le slide. Fare formazione è sicuramente un'ipotesi di lavoro che mi potrebbe interessare molto, nel futuro.
Vi chiedete se mi è stato utile questo master, quanto mi ha realmente insegnato, se sono stata in grado di mettere a frutto gli insegnamenti? Giudicate voi.
Questo blog è stato ed è il mio banco di prova per tutte le novità che ho acquisito durante il corso. Molti degli articoli scritti, per esempio "La leggibilità dei testi web e le tecniche di scrittura controllata", "Il mondo dei booktrailer", "La caffettiera del masochista e la web usability", sono nati grazie alle lezioni, alle slide, alle riflessioni e ai laboratori vissuti nel corso del master.
Posso dire di aver preso molto e di aver cercato di "spremere" il più possibile: la consiglio per la qualità e perché il fai da te non basta. La professionalità e le competenze si costruiscono anche grazie a corsi di specializzazione ad alto livello. I mondi che vengono proposti difficilmente sono raggiungibili nella vita quotidiana.
Questo master è stato un viaggio. Non tanto in aula, quanto fuori. A contatto con argomenti, libri e potenzialità. Io e le lezioni universitarie, in genere abbiamo "una relazione complicata", come si usa dire su Facebook. Ma le tematiche mi hanno appassionato molto. Probabilmente il più bel percorso di studi che ho vissuto sino ad ora. I 4000,00€ spesi per parteciparvi sono stati i meglio spesi fra tutti i corsi di formazione a cui ho partecipato. Questo master mi ha dato ricchezza. Non ancora economica, ma di vita. E gioia, tanta gioia. Magari non tanto durante le ore di lezioni, quanto piuttosto nel momento esatto in cui ho cercato di tramutare una nozione in realtà concreta e spendibile a livello di curriculum e di impiego.
Cosa farò una volta concluso il master?
Un'idea ce l'ho... ma per ora è più che segreta! Anche perché è mezza folle ;-)
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