
I libri sono i regali di Natale che preferisco. Riceverli e farli. Più di una volta mi sono chiesta come si fa a scegliere il libro adatto per la persona che compie gli anni o che festeggia con te il Natale. Qualche giorno fa mia madre mi ha chiamata chiedendomi: "E' questo il libro giusto per la tal persona che vive il tal momento?".
Ebbene, questo è il mio modo per individuare romanzi, saggi o raccolte da donare alle persone che amo. E voi, come fate a scegliere il libro giusto da regalare? Vi piace donare libri? Raccontiamoci insieme.
Di recente mi sono addentrata nella libreria della Stazione Termini di Roma per un regalo natalizio destinato a tre aitanti giovanotti. E' una delle mie preferite. Vi sono filari di scaffali pieni zeppi di manuali, saggi e studi di psicologia, critica letteraria, classici della letteratura di tutto il mondo. Testi economici o di marketing, di scienze, antropologia, cinema e mille altre opzioni. Dislocata su tre livelli, è il mio luogo di riferimento principale per certi tipi di regali letterari. Sarà banale ma, prima di scegliere un testo qualsiasi, mi interrogo sulla persona che riceverà il pacchetto.
Un libro è la scelta adatta? La persona da festeggiare ama leggere oppure non apre un romanzo da secoli e millenni? E' un uomo o una donna? E' giovane oppure no? Studia qualcosa di specifico, è appassionata/o di qualche hobby in particolare, ama sperimentare, sta compiendo delle ricerche su un dato tema? Interrogarsi su chi è questa persona, che cosa sappiamo di lei, delle sue abitudini, dei suoi ritmi, di quel che fa è importante per delimitare le possibili opzioni tematiche, i generi, gli autori. Se so che una persona detesta Licia Troisi, per esempio, non gli regalerò il cofanetto gold con tutte le nuove riedizioni dei suoi più celeberrimi romanzi: sarebbe terribile. In genere mi domando anche se un romanzo "all'ultimo grido" può essere la soluzione ideale oppure no. Non è detto. A volte, una persona potrebbe gradire molto di più un testo tecnico oppure un album fotografico particolare piuttosto che l'ultima produzione di Moccia/Eco/fate vobis. Mi soffermo, infine, a riflettere sul periodo che la persona vive: sta per avere un figlio, ha avuto una promozione, si è laureato, ha iniziato un'attività politica? Sono elementi importanti per calibrare l'obbiettivo e raggiungerlo con il "libro adatto".
Mia madre, per esempio, è piuttosto semplice da accontentare. Ama i gatti, le poesie di Alda Merini, i romanzi d'amore appassionanti, la cucina (e i dolci in particolare). Non apprezza i gialli o la fantascienza ma si esalta per le storie vere, quelle che commuovono, quelle che rimangono, quelle che ti parlano e ti aiutano a guardare aspetti dell'esistenza a cui non avevi pensato. Fatica a leggere i libri scritti con carattere minuscolo e, visto il suo stile di vita, tascabili o rilegati in stile antico fanno al caso suo. E' uno spirito romantico e poetico e, quindi, i libri che sprigionano una magia quasi fanciullesca sono fra i prediletti. Ama i classici e la poesia. Se ci sono fiabe o racconti di fate e luoghi incantati puoi stare certa che il pensiero sarà apprezzato.
Mio padre, al contrario, è amante di segreti e misteri, psicologia e mondo arcano, extra terreno, fantascientifico. E' un fervente cattolico, capace di accostarsi a libri che mettono in discussione i dogmi cristiani e la casta vaticana. Si interessa molto alla politica e questo è un ever green sicuro. Non ha mai potuto viaggiare molto eppure nutre una profonda passione per la geografia e la storia. Dipinge ad olio, ha vissuto una vita intera nel legno e nella creatività manuale. Cabala e storia militare completano un quadro articolato di passioni e interessi particolarmente adatti alle ispirazioni letterarie più affascinanti.
Accontentare entrambi è facile. Una struggente storia d'amore, una raccolta di poesie romantiche, un ricettario speciale, le disavventure di qualche gattino indimenticabile, un libro che ho amato molto e che le può parlare di me sono tutte ipotesi appetibili per mia madre. Le storie sugli UFO, sugli Egizi, sui Romani, sulle piante, sui simboli, sul cristianesimo possono rapire l'attenzione del babbo per molte ore pomeridiane.
Cosa fare quando la persona destinataria del regalo è più criptica o complicata? Si può cercare di seguire il cuore oppure chiedere all'interessato, anche in modo vago, le sue preferenze, i gusti, le aspettative. E' importante capire quando un libro ci attrae perché pensiamo al destinatario o perché lo vorremmo noi quel testo. E' importante capire quando le proiezioni e i nostri bisogni vanno ad inficiare una scelta verso l'altro. Se viviamo un momento triste o siamo in cerca di risposte, i libri che troveremo saranno sicuramente in sintonia con il momento personale. In questi casi potrebbe essere utile dividere il carrello in due sezioni: quella per noi e quella per il festeggiato. Non scontentiamo nessuno e non rischiamo di dare a qualcun altro un testo che farebbe tanto bene alla nostra stessa anima. Quando ho "sbagliato" un libro è sempre stato perché ho scelto qualcosa che avrei voluto per me, senza pensare a chi avrei dato la mia scelta letteraria. Non è banale, sapete? Non riuscire a riconoscere questi aspetti ci mette in difficoltà, anche se le intenzioni erano buone e i propositi ottimi.
Regalare un libro per Natale (e in qualsiasi altra occasione) è come regalare un messaggio, un "Ti penso", un "Sei importante", un "Ti vedo, ti riconosco, ti sostengo nella tua passione/studio". Bisogna aver chiaro in mente il perché si sceglie proprio quel determinato testo (e non un altro).
La consapevolezza aiuta molto, anche nei gesti semplici come uno scambio di doni sotto il vischio, illuminati da festoni e fuoco scoppiettante al profumo di panettone, mandarini e cioccolato.
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